Artrite Psoriasica
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Artrite Psoriasica
Cos'è l'artrite psoriasica e come evolve
La psoriasi colpisce circa l’1-3 per cento della popolazione mondiale (l'1-2 per cento di quella europea) e l’artrite o artropatia psoriasica (AP) il 5-42 per cento dei pazienti affetti da psoriasi.
Fino a 40 anni fa, l’AP veniva considerata una variante dell’artrite reumatoide (AR), ma studi epidemiologici effettuati successivamente hanno confermato che si tratta di una malattia a sé stante. Questi studi hanno dimostrato un aumento della frequenza dell’artrite periferica e/o assiale nei pazienti affetti da psoriasi e un aumento della prevalenza di psoriasi nei pazienti colpiti da artrite.
Nonostante venga storicamente intesa come una malattia benigna rispetto all’AR, l’AP deve oggi essere considerata una malattia erosiva e quindi invalidante, soprattutto nei pazienti con impegno poliarticolare. La patogenesi dell’AP non è ancora perfettamente nota, anche se si ritiene che in essa siano implicati fattori genetici, immunologici e ambientali.
L’AP è un’artrite infiammatoria associata a psoriasi, con sieronegatività per il fattore reumatoide. Circa il 15 per cento della popolazione, in particolare di età superiore ai 60 anni, può presentare una positività per FR, che può essere presente nel 10 per cento dei pazienti affetti da psoriasi ma non in quelli affetti da artrite. L’AP appartiene al gruppo delle spondiloartropatie sieronegative (SAS) per il FR.
Viene classificata fra le spondiloartropatie sieronegative correlate con l'HLA-B27. L’HLA-B27 appartiene alle molecole di classe I del complesso maggiore di istocompatibilità.
Esistono cinque varianti cliniche di AP:
- asimmetrica
- simmetrica
- con predominante impegno delle articolazioni interfalangee distali (IFD)
- spondilitica
- mutilante
I pazienti affetti da AP presentano in genere un coinvolgimento asimmetrico delle articolazioni, con possibile interessamento della colonna vertebrale, delle articolazioni sacroiliache e delle articolazioni interfalangee distali.
La progressione clinica può variare da una forma moderata non distruttiva a un’artropatia distruttiva grave, con rapida evoluzione.
Come si presenta
L’AP è caratterizzata dall’associazione di psoriasi e artrite. Coinvolgimento cutaneo e artrite non si manifestano sempre contemporaneamente, infatti la psoriasi può precedere il coinvolgimento articolare di mesi o anni in circa il 75 per cento dei casi. Il tempo medio di esordio dell’AP è di circa 10 anni dopo le prime manifestazioni cutanee di psoriasi.
Nel 15 per cento dei pazienti l’artrite può precedere la psoriasi o ancora l’esordio può essere contemporaneo. La diagnosi differenziale tra AP e altre forme di artrite può quindi essere difficile. Lo stesso dicasi per le possibili varianti che rendono la diagnosi non sempre semplice. La severità della psoriasi non è sempre correlata con la gravità dell’artrite.
L’AP colpisce prevalentemente ginocchia, anche e piedi, ma può coinvolgere anche la colonna vertebrale e le piccole articolazioni delle mani. Tipicamente la malattia interessa solo poche articolazioni contemporaneamente, coinvolgendo spesso tendini (peritendinite), cartilagine e altri organi (occhi, polmoni, valvola aortica). L’AP è comunque una malattia progressiva e nel tempo può coinvolgere un numero sempre maggiore di articolazioni.
L’esordio dell’AP è compreso tra i 20 e i 50 anni, con età media di esordio di 38 anni. La forma giovanile di AP è rara e colpisce bambini e adolescenti di età inferiore ai 16 anni.
Le varianti cliniche
Le cinque varianti cliniche di AP hanno caratteristiche comuni e, generalmente, progrediscono verso una malattia poliarticolare. Vengono così suddivise:
Come evolve
L’AP è una malattia tipicamente oligoarticolare (ossia coinvolge non più di quattro articolazioni), ma il decorso può essere estremamente variabile; ci sono forme lievi, non distruttive, e artropatie erosive a rapida progressione.
I pazienti affetti da AP in genere lamentano meno dolore e meno limitazioni dei pazienti affetti da AR, ciononostante in alcuni casi la malattia progredisce in maniera erosiva e invalidante.
Il danno articolare sembra manifestarsi più precocemente nel corso della malattia e tende a rallentare nel tempo.
Tuttavia, con il passare degli anni, la malattia tende a coinvolgere un numero sempre maggiore di articolazioni, pertanto è necessario monitorarla per prevenire gli effetti erosivi della progressione.
QUANDO L’EVOLUZIONE E’ RAPIDA
I fattori predittivi di un’evoluzione rapida sono: presenza di deformità articolari, alto numero di articolazioni colpite (oltre 5 articolazioni interessate e tumefatte), tipo e risposta del paziente alla terapia al momento della valutazione. I fattori che consentono di considerare la malattia scarsamente attiva sono una velocità di eritrosedimentazione (VES) bassa e la presenza di HLAB22 e – DR7.
IL DECORSO
L’AP è una malattia cronica, che dura per tutta la vita. Alcuni pazienti, adeguatamente trattati, possono andare incontro a remissione, ossia riduzione del dolore articolare, miglioramento della funzionalità dell'articolazione e assenza dei sintomi generali della malattia.
Fattori come sesso maschile, grado moderato di malattia (poche articolazioni con artrite con minimo danno articolare) e basso livello di impotenza funzionale sono stati associati a una probabilità maggiore di remissione.
Anche se un esordio tardivo dell’AP è raro, nei pazienti di età più avanzata la malattia è più severa e distruttiva che nei pazienti più giovani. I pazienti con età superiore ai 60 anni presentano un numero maggiore di articolazioni interessate e di erosioni (specie al piede), oltre a valori della VES e della proteina C reattiva (PCR) più alti rispetto ai pazienti più giovani. Questa tendenza sembra essere associata ai cambiamenti immunitari correlati all’età.
Riferimenti dove si possono anche vedere delle immagini:
http://www.schering-plough.it/itreumatologia/story$num=3&sec=4
La psoriasi colpisce circa l’1-3 per cento della popolazione mondiale (l'1-2 per cento di quella europea) e l’artrite o artropatia psoriasica (AP) il 5-42 per cento dei pazienti affetti da psoriasi.
Fino a 40 anni fa, l’AP veniva considerata una variante dell’artrite reumatoide (AR), ma studi epidemiologici effettuati successivamente hanno confermato che si tratta di una malattia a sé stante. Questi studi hanno dimostrato un aumento della frequenza dell’artrite periferica e/o assiale nei pazienti affetti da psoriasi e un aumento della prevalenza di psoriasi nei pazienti colpiti da artrite.
Nonostante venga storicamente intesa come una malattia benigna rispetto all’AR, l’AP deve oggi essere considerata una malattia erosiva e quindi invalidante, soprattutto nei pazienti con impegno poliarticolare. La patogenesi dell’AP non è ancora perfettamente nota, anche se si ritiene che in essa siano implicati fattori genetici, immunologici e ambientali.
L’AP è un’artrite infiammatoria associata a psoriasi, con sieronegatività per il fattore reumatoide. Circa il 15 per cento della popolazione, in particolare di età superiore ai 60 anni, può presentare una positività per FR, che può essere presente nel 10 per cento dei pazienti affetti da psoriasi ma non in quelli affetti da artrite. L’AP appartiene al gruppo delle spondiloartropatie sieronegative (SAS) per il FR.
Viene classificata fra le spondiloartropatie sieronegative correlate con l'HLA-B27. L’HLA-B27 appartiene alle molecole di classe I del complesso maggiore di istocompatibilità.
Esistono cinque varianti cliniche di AP:
- asimmetrica
- simmetrica
- con predominante impegno delle articolazioni interfalangee distali (IFD)
- spondilitica
- mutilante
I pazienti affetti da AP presentano in genere un coinvolgimento asimmetrico delle articolazioni, con possibile interessamento della colonna vertebrale, delle articolazioni sacroiliache e delle articolazioni interfalangee distali.
La progressione clinica può variare da una forma moderata non distruttiva a un’artropatia distruttiva grave, con rapida evoluzione.
Come si presenta
L’AP è caratterizzata dall’associazione di psoriasi e artrite. Coinvolgimento cutaneo e artrite non si manifestano sempre contemporaneamente, infatti la psoriasi può precedere il coinvolgimento articolare di mesi o anni in circa il 75 per cento dei casi. Il tempo medio di esordio dell’AP è di circa 10 anni dopo le prime manifestazioni cutanee di psoriasi.
Nel 15 per cento dei pazienti l’artrite può precedere la psoriasi o ancora l’esordio può essere contemporaneo. La diagnosi differenziale tra AP e altre forme di artrite può quindi essere difficile. Lo stesso dicasi per le possibili varianti che rendono la diagnosi non sempre semplice. La severità della psoriasi non è sempre correlata con la gravità dell’artrite.
L’AP colpisce prevalentemente ginocchia, anche e piedi, ma può coinvolgere anche la colonna vertebrale e le piccole articolazioni delle mani. Tipicamente la malattia interessa solo poche articolazioni contemporaneamente, coinvolgendo spesso tendini (peritendinite), cartilagine e altri organi (occhi, polmoni, valvola aortica). L’AP è comunque una malattia progressiva e nel tempo può coinvolgere un numero sempre maggiore di articolazioni.
L’esordio dell’AP è compreso tra i 20 e i 50 anni, con età media di esordio di 38 anni. La forma giovanile di AP è rara e colpisce bambini e adolescenti di età inferiore ai 16 anni.
Le varianti cliniche
Le cinque varianti cliniche di AP hanno caratteristiche comuni e, generalmente, progrediscono verso una malattia poliarticolare. Vengono così suddivise:
- asimmetrica: è la variante più comune, rappresenta infatti oltre il 50 per cento di tutti i casi di AP. In genere coinvolge da una a tre articolazioni. Può colpire qualsiasi articolazione (per esempio ginocchio, anca, caviglia, polso), ma la localizzazione più frequente è il ginocchio. Le dita di mani e piedi possono assumere una forma a “salsicciotto” a causa dell’infiammazione peritendinea (dattilite). L’AP asimmetrica è in genere di grado lieve e risponde ai trattamenti convenzionali. In alcuni pazienti, tuttavia, può essere progressiva e invalidante (vedi figura "Artrite Psoriasica asimmetrica");
- simmetrica: è simile all’AR ma, in genere, meno aggressiva e meno deformante. L’AP simmetrica interessa un numero più elevato di articolazioni bilateralmente e rappresenta circa il 15-25 per cento dei casi di AP. Circa il 50 per cento dei casi di AP simmetrica evolve in un’artrite progressiva invalidante;
- con predominante interessamento delle IFD: è la variante classica di AP e interessa solo il 5 per cento circa dei pazienti. Questa variante coinvolge prevalentemente le articolazioni interfalangee distali di mani e piedi (IFD) ed è caratterizzata dalla presenza di onicopatia (vedi figura "Artrite Psoriasica con predominante interessamento delle IFD");
- spondilitica: è associata a interessamento infiammatorio della colonna vertebrale e rappresenta circa il 5 per cento delle forme di AP. I sintomi tipici comprendono rigidità del rachide cervicale e dorsale, sacroileite, prevalentemente monolaterale, con possibile artrite a mani, anche, gomiti, ginocchia e piedi. La spondilite isolata è poco frequente e si manifesta più spesso associata ad artrite periferica. La spondilite in corso di AP può essere difficilmente distinguibile dalla spondilite anchilosante (SA), ma è più spesso asintomatica, non associata a limitazioni marcate dei movimenti dorsali, porta raramente a coinvolgimento extravertebrale e determina un impegno radiologico asimmetrico e di grado più lieve;
- mutilante: questa variante di AP può progredire per mesi e anni, e spesso è di grado severo, deformante ed erosiva (vedi figura "Artrite Psoriasica mutilante"). Interessa meno del 5 per cento dei pazienti affetti da AP. Si manifesta a carico delle piccole articolazioni di mani e piedi ed è accompagnata da dolore. Le recrudescenze dell’artrite spesso coincidono con le recrudescenze della psoriasi.
Come evolve
L’AP è una malattia tipicamente oligoarticolare (ossia coinvolge non più di quattro articolazioni), ma il decorso può essere estremamente variabile; ci sono forme lievi, non distruttive, e artropatie erosive a rapida progressione.
I pazienti affetti da AP in genere lamentano meno dolore e meno limitazioni dei pazienti affetti da AR, ciononostante in alcuni casi la malattia progredisce in maniera erosiva e invalidante.
Il danno articolare sembra manifestarsi più precocemente nel corso della malattia e tende a rallentare nel tempo.
Tuttavia, con il passare degli anni, la malattia tende a coinvolgere un numero sempre maggiore di articolazioni, pertanto è necessario monitorarla per prevenire gli effetti erosivi della progressione.
QUANDO L’EVOLUZIONE E’ RAPIDA
I fattori predittivi di un’evoluzione rapida sono: presenza di deformità articolari, alto numero di articolazioni colpite (oltre 5 articolazioni interessate e tumefatte), tipo e risposta del paziente alla terapia al momento della valutazione. I fattori che consentono di considerare la malattia scarsamente attiva sono una velocità di eritrosedimentazione (VES) bassa e la presenza di HLAB22 e – DR7.
IL DECORSO
L’AP è una malattia cronica, che dura per tutta la vita. Alcuni pazienti, adeguatamente trattati, possono andare incontro a remissione, ossia riduzione del dolore articolare, miglioramento della funzionalità dell'articolazione e assenza dei sintomi generali della malattia.
Fattori come sesso maschile, grado moderato di malattia (poche articolazioni con artrite con minimo danno articolare) e basso livello di impotenza funzionale sono stati associati a una probabilità maggiore di remissione.
Anche se un esordio tardivo dell’AP è raro, nei pazienti di età più avanzata la malattia è più severa e distruttiva che nei pazienti più giovani. I pazienti con età superiore ai 60 anni presentano un numero maggiore di articolazioni interessate e di erosioni (specie al piede), oltre a valori della VES e della proteina C reattiva (PCR) più alti rispetto ai pazienti più giovani. Questa tendenza sembra essere associata ai cambiamenti immunitari correlati all’età.
Riferimenti dove si possono anche vedere delle immagini:
http://www.schering-plough.it/itreumatologia/story$num=3&sec=4
Ultima modifica di Admin_Founder il Sab 17 Mag 2008 - 21:38 - modificato 1 volta.
Re: Artrite Psoriasica
credo che questa sua spiegazione e' stata molto interessante, almeno per quanto mi riguarda, sono in pochi a rendere cosi' dettagliatamente la malattia interna. Ora pero' mi chiedo, come si puo' scoprire se uno ne soffre? dai semplici esami del sangue? quelli classici o ci sono esami piu' specifici ?
cryssy- Utente
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Re: Artrite Psoriasica
Ciao Cryssy...
Se ti va porgi la domanda al dott. Gigli nella sezione il DERMATOLOGO RISPONDE... sicuramente ti potrà essere utile...
Comunque io so che c'è un'esame specifico ovvero la SCINTIGRAFIA,
Clicca questo link per saperne di più: http://www.unipd.it/nucmed/TF/TF.bone2.ita.html
Se ti va porgi la domanda al dott. Gigli nella sezione il DERMATOLOGO RISPONDE... sicuramente ti potrà essere utile...
Comunque io so che c'è un'esame specifico ovvero la SCINTIGRAFIA,
Clicca questo link per saperne di più: http://www.unipd.it/nucmed/TF/TF.bone2.ita.html
Ultima modifica di Admin_Founder il Dom 16 Mar 2008 - 22:50 - modificato 1 volta.
Re: Artrite Psoriasica
Ciao piacere Cryssy, io non conosco molto bene l'aritrite psoriasica, ma conosco persone che ne soffrono in caso provo a chiedere a loro se sanno che esami si devono fare per scoprire se si ha la A.P. e poi ti giro le informazioni ok?
Ellys- Admin
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Re: Artrite Psoriasica
ok grazie Eleonora, attendo una tua risposta, io soffro di psioriasi, ma per fortuna non ancora per quanto riguarda l'artrite P, ma conosco come te gente (la zia) che dai sintomi protebbe essere questo tipo di malattia, e vorrei aiutarla consigliandole i vari esami da richiedere al suo medico, penso che la scintigrafia, sia un successivo esame da fare, prima ci saranno i soliti esami del sangue, (quelli non mancano mai).
cryssy- Utente
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Re: Artrite Psoriasica
Ciao Crissy, io ho la pso e anche la AP,
io soffrivo tanto di artrosi sia alla schiena, mani e piedi,
5 anni fa sono stata ricoverata all'idi di roma
e mi hanno fatto lastre, risonanze magnetiche e anche la scintografia e tante
altre serie di analisi e cosi si sono accorti che oltre alla pso normale
ho anche AP..........
non so se sono stata utile cmq io sono 5 anni che ci soffro......
un abbraccio ciao rosy
io soffrivo tanto di artrosi sia alla schiena, mani e piedi,
5 anni fa sono stata ricoverata all'idi di roma
e mi hanno fatto lastre, risonanze magnetiche e anche la scintografia e tante
altre serie di analisi e cosi si sono accorti che oltre alla pso normale
ho anche AP..........
non so se sono stata utile cmq io sono 5 anni che ci soffro......
un abbraccio ciao rosy
rosy- Utente
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Re: Artrite Psoriasica
Ciao rosy, cavoli gia' 5 anni che ne soffri, e come ti curi in questo caso, con gli soliti antidolorifici, E secondo voi e' meglio un bagno caldo per alleviare il dolore o ghiaccio? perche' alcuni dicono che e' meglio il freddo per alleviare il dolore.
cryssy- Utente
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Re: Artrite Psoriasica
Ciao Crissy, io veramente non prendo niente perchè sono allergica ad alcune medicine.
cmq per alleviare il dolore a me fa bene sentire qualcosa di caldo...
allora sento meno dolore......adesso sto facendo la cura della ciclosporina......
ciao un bacio
cmq per alleviare il dolore a me fa bene sentire qualcosa di caldo...
allora sento meno dolore......adesso sto facendo la cura della ciclosporina......
ciao un bacio
rosy- Utente
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Numero di messaggi : 32
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Data d'iscrizione : 01.03.08
Re: Artrite Psoriasica
per cui inizialmente la tua si trattava di artrosi? cioe' in pratica i dolori erano quelli, non puo' essere che magari ne soffrivi gia' allora di A.P ?
Ma dicono che per l'artrosi faccia bene il freddo! e invece con te e' meglio il caldo,?o effettivamente per l'A P va bene il caldo?. Scusami per queste tante domande, ma sono curiosa e interessata sull'argomento , perche' ogni tanto mi chiedo se potrebbe venire anche a me, insomma ne soffro esteriormente perche' non dovrebbe venirmi anche interiormente?? grazie
Ma dicono che per l'artrosi faccia bene il freddo! e invece con te e' meglio il caldo,?o effettivamente per l'A P va bene il caldo?. Scusami per queste tante domande, ma sono curiosa e interessata sull'argomento , perche' ogni tanto mi chiedo se potrebbe venire anche a me, insomma ne soffro esteriormente perche' non dovrebbe venirmi anche interiormente?? grazie
cryssy- Utente
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Località : Como
Data d'iscrizione : 16.03.08
Re: Artrite Psoriasica
Ciao Cryssy,
non ti devi scusarti, se posso essere utile è un
piacere per me..
Io pensavo che era l'artrosi normale poi invece
quando sono andata dal dermatologo a fami visitare per
la pso e le ho comunicato i dolori alle mani e piedi
mi ha fatto ricoverare fatti tutti gli accertamenti e mi ha
riscontrato A.P. e sai una cosa nemmeno sapevo che
esistesse questo tipo di pso, per me erano solo bolle e macchie........
sinceramente anche a me mi avevano detto qualcosa di freddo faceva
bene ma a me fa bene coprirmi le mani e piedi con qualcosa di caldo
che mi lena il dolore.
non pensare subito al peggio.......dai.
può darsi che a te non viene e te lo auguro con tutto il cuore
un abbraccio rosy
non ti devi scusarti, se posso essere utile è un
piacere per me..
Io pensavo che era l'artrosi normale poi invece
quando sono andata dal dermatologo a fami visitare per
la pso e le ho comunicato i dolori alle mani e piedi
mi ha fatto ricoverare fatti tutti gli accertamenti e mi ha
riscontrato A.P. e sai una cosa nemmeno sapevo che
esistesse questo tipo di pso, per me erano solo bolle e macchie........
sinceramente anche a me mi avevano detto qualcosa di freddo faceva
bene ma a me fa bene coprirmi le mani e piedi con qualcosa di caldo
che mi lena il dolore.
non pensare subito al peggio.......dai.
può darsi che a te non viene e te lo auguro con tutto il cuore
un abbraccio rosy
rosy- Utente
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Re: Artrite Psoriasica
grazie rosy, spero che non mi venga a 28 anni, se no sono messa bene!!! pero' sai e' meglio essere informati,e sapere i sintomi, visto che avendo gia' quella esterna c'e sempre una possibilita' di prendere anche quella interna. in bocca al lupo per la tua A.P.
un'altra cosa ma i dolori alle mani per caso ti si irrigidivano anche le dita, le sentivi contratti!! .
Pero' forse questa e' solo tensione.
un'altra cosa ma i dolori alle mani per caso ti si irrigidivano anche le dita, le sentivi contratti!! .
Pero' forse questa e' solo tensione.
cryssy- Utente
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Località : Como
Data d'iscrizione : 16.03.08
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