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Il fumo fa male anche alla pelle

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Messaggio Da Admin_Founder Gio 10 Gen 2008 - 16:13

Fumare fa male alla salute, sia fisica che mentale; questo è un dato certo e vediamo il perché.

Fumare una sigaretta dal principio fa sentire grandi, (meglio se con una birra nell’altra mano). Tutto inizia così per gioco, magari per non sentirsi inferiori agli altri, poi diventa un’abitudine, un bisogno, fino a trasformarsi in una vera e propria dipendenza, certo meno grave della dipendenza dalla droga, ma comunque assai dannosa.

La sigaretta contiene infatti circa 5000 sostanze dannose all’organismo, alcune allo stato gassoso, altro allo stato corpuscolare; è una miscela di droghe leggere, a cui il nostro corpo mano a mano si abitua, arrivando a farci rincarare la dose.

I principali effetti negativi di tali sostanze si possono riassumere come di seguito:

- Diminuzione dell’ossigenazione dei tessuti;

- Effetto citotossico ed irritante;

- Effetto cancerogeno;

- Acceleratore tumorale.

Questi sono solo i principali effetti dannosi che ci procuriamo con il piacere di fumarci una sigaretta; forse varrebbe la pena pensare che per il piacere di una sigaretta roviniamo la nostra vita, ed allo stesso tempo quella dei nostri cari, e non solo. E’ una grossa assurdità sentire i fumatori dire che "tanto fanno del male a se stessi, che la vita è la loro e possono farne quello che vogliono"; in realtà si tratta di egoismo, in quanto forse rovinano la vita anche dei loro cari, in quanto non è certo piacevole per chi ti vuole bene vedere che ti danneggi con le tue stesse mani, come se non succedessero già abbastanza disgrazie che da un giorno all’altro ti cambiano l’esistenza.

Ma non si tratta solo di una sofferenza per il male altrui, perchè bisogna anche fare i conti con gli effetti del fumo passivo, che non sono meno dannosi di quelli del fumo aspirato direttamente dalla sigaretta; allora forse i fumatori dovrebbero pensare anche che non hanno alcun diritto di rovinare la vita degli altri, visto che i luoghi dove fumano non hanno alcuna limitazione, aperti o chiusi che siano.

Anche se si limitassero a fumare nelle loro abitazioni danneggerebbero comunque i loro familiari, soprattutto i figli.

Gli effetti visti sopra, possono portare assai frequentemente alla morte, in quanto sono le principali cause di problemi respiratori gravi, di enfisema polmonare, del cancro ai polmoni ed alle alte vie respiratorie; ma anche di altri problemi meno gravi: invecchiamento della pelle ( a causa della riduzione di ossigenazione delle cellule), sterilità maschile e femminile, impotenza, caduta dei capelli, alito cattivo, macchie sui denti e sulla pelle.

Forse l’aspetto fisico può avere poca importanza, ma perchè dobbiamo mettere a rischio la nostra salute fisica con il fumo, quando già siamo costretti a respirare un’aria inquinata?

Lo smog, tuttavia, non ha lo stesso effetto del fumo della sigaretta, in quanto il nostro organismo è dotato di sistemi di un importante sistema di difesa che agisce come un vero e proprio filtro capace di trattenere le polveri , i germi e le sostanze tossiche che altrimenti giungerebbero ai polmoni assieme all’ossigeno che respiriamo; ma il danno del fumo agisce anche lì, distruggendo le cellule che costituiscono il nostro filtro naturale, deteriorando il nostro sistema di pulizia, e permettendo così il passaggio di tutte le sostanze tossiche.

E’ un dato certo che l’85-90% dei tumori polmonari sono causati proprio dal fumo.

Tra le principali sostanze che si respirano con il fumo della sigaretta ci sono la nicotina e l’ossido di carbonio, che hanno la capacità di aumentare la formazione delle placche arteriosclerotiche nei vasi sanguigni, causando l’ICTUS e l’INFARTO.

Un altro effetto negativo del fumo è quello a livello economico, perchè le sigarette si pagano, e neanche poco, ma i fumatori quei soldi per rovinarsi la loro salute e quella degli altri li spendono volentieri, mentre ci sarebbero molti modi per impiegarli meglio migliorando la propria vita piuttosto che danneggiandola.

E’ anche vero che la produzione di sigarette occupa migliaia di persone, sia negli stabilimenti di manifattura che nella coltivazione e trattamento del tabacco, ma quello di procurare lavoro agli altri non è un buon motivo per continuare a fumare.

Apparentemente il consumo di sigarette, negli anni novanta, è diminuito ma è solo un’illusione, in quanto è aumentato dell’800% il contrabbando di sigarette, infatti il costo varia di molto visto che la tassazione imposta dallo Stato incide per il 72% circa sul costo di un pacchetto di sigarette; ma come abbiamo avuto modo di sentire più volte al telegiornale, anche questo tipo di commercio ha l’effetto di alimentare la cronaca nera, essendo oggetto di delinquenza.

Una conseguenza del fumo è anche a livello di inquinamento ambientale; infatti una bruttissima abitudine dei fumatori è quella di gettare i mozziconi di sigaretta ovunque, certo non sui pavimenti dei bar o della propria casa, ma sicuramente nelle piazze, per le strade, ai parco giochi, in spiaggia; non saranno meno inquinanti di una cartaccia, ed ai non fumatori danno molto fastidio, anche perchè generalmente sono una attrazione per i bambini; quindi se i fumatori avessero almeno l’educazione di non lasciare i segni dove passano sarebbe già una bella cosa, anche perchè quando hanno spento la loro sigaretta la potrebbero tranquillamente gettare nei cestini o nei bidoni delle immondizie, che tanto se ne trovano ovunque; certo non si tratta di un’effetto causato dalle sostanze tossiche delle sigarette, ma semplicemente di una mancanza di rispetto verso gli altri, oltre che verso se stessi, tipica dei fumatori.

La percentuale dei fumatori è molto alta, soprattutto tra i 25 ed i 39 anni: 44% dei maschi e 37% delle femmine, anche se negli ultimi tempi la percentuale dei maschi fumatori va un po' diminuendo, al contrario di quella delle donne.

Le donne fumatrici si sanno talvolta limitare soltanto durante la gravidanza, ma poi magari riprendono già con l’allattamento, trasmettendo al loro bambino, attraverso il latte, le stesse sostanze nocive che loro aspirano; talvolta hanno anche il buon senso di non fumare nemmeno durante l’allattamento, ma appena possibile riprendono il loro abituale consumo di sigarette, magari in casa, o ancora peggio con il bambino in braccio, iniziando subito ad avvelenare l’organismo del loro piccolo, che certamente non ha scelto da solo di fumare; quello di compromettere la salute altrui è un diritto che non appartiene a nessuno, anche se magari si crede di poter disporre della vita del proprio figlio come si vuole, avendolo messo al mondo.

Se i fumatori si convincessero davvero dei danni del fumo, forse riuscirebbero anche a trovare la forza di smettere, traendone solamente vantaggi; non è necessario che un fumatore riesca a smettere da solo, può avvalersi di una vasta gamma di aiuti, dei cerotti, delle pillole antifumo, dell’agopuntura, ma anche più semplicemente delle terapie di gruppo organizzate dalle associazioni che operano in tale settore, volte ad aiutare psicologicamente chi intende smettere di fumare, con il confronto diretto con gli altri partecipanti, per capire quali sono le motivazioni che ci hanno spinti a cercare di smettere, e per riuscire a trovare la forza di non arrendersi di fronte alla prima difficoltà. Ma un buon aiuto psicologico si può trovare anche nelle amicizie o nella famiglia stessa, sul lavoro, se si è circondati da persone comprensive che magari, fumatrici anche loro, si astengono dal consumare sigarette di fronte a chi cerca di non farlo più, ed ultimamente, per fortuna, è una cosa che succede veramente.

Sarà forse anche difficile smettere di fumare, anche perchè, poi, il vizio del fumo viene generalmente sostituito con qualche altro vizio, quale quello di mangiare in modo smisurato soprattutto caramelle, con la conseguenza che smettere di fumare vuol dire ingrassare; ma non è così, è solo che il tempo ed il denaro che prima si utilizzavano per fumare andrebbero piuttosto spesi in attività sportive, usando palestre, piscine o praticando sport all’aria aperta, come la corsa e la bicicletta, certamente molto più salutari di una sigaretta in poltrona.

Le persone che si rivolgono ai centri di aiuto collettivi riescono quasi sempre a smettere di fumare, soprattutto se accompagnate e supportate da parenti o amici; ma la volontà e la forza di smettere la trovano anche le persone che fanno tutto da sole, soprattutto se all’improvviso vengono colpite da qualcosa di abbastanza grave che gli fanno prendere paura per la loro vita, come l’Ictus e l’Infarto; ma allora, se si riesce a smettere con un forte spavento per la propria salute, magari perchè te lo ordina il medico, perchè non ci si convince di voler smettere prima di arrivare a tanto, visto che i danni del fumo si conoscono e possono essere approfonditi da chiunque con facilità?

Fonte: http://spazioinwind.libero.it/torbol/1prevenzionefumo.htm
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