Dipendenza da zuccheri
3 partecipanti
Il nuovo DERMAFORUM sul portale MySkin! :: Archivio: gli esperti rispondono - SOLO LETTURA :: Nutrizione
Pagina 1 di 1
Dipendenza da zuccheri
Oggi comincio a inserire un nuovo argomento e circa ogni settimana vi sottoporrò qualche lettura del genere.Oggi vi sottopongo uno degli ultimi articoli che ho inserito nel mio blog.
Spero di scatenare una qualche discussione o riflessione.
Molto spesso capita di trovare persone che sono invincibilmente attratte da dolciumi di ogni sorta.
C’è chi non riesce a rinunciare a qualcosa di dolce dopo ogni pasto,
chi cede continuamente alla tentazione di fare una pausa al bar per
procacciarsi un caffè (zuccherato) o anche un cornetto o un pasticcino.
E naturalmente esiste il disturbo della bulimia o del binge-eating-disorder.
È recentemente stato evidenziato, in uno studio americano sui ratti,
come questo comportamento possa essere considerato come una vera e
propria dipendenza.
Apparentemente, insomma, lo zucchero può causare una forma di dipendenza fisica, con conseguente sindrome di astinenza.
Infatti, dei tre elementi che caratterizzano clinicamente la
tossico-dipendenza, tutti sono stati osservati a proposito dell’abuso
di zucchero.
Quando lo zucchero viene negato (come in una dieta restrittiva) agli
animali che erano stati abituati a riceverne in grandi dosi, questi,
terminato il periodo di restrizione (la dieta), ne consumano molto più
di quanto avessero mai fatto in precedenza.
Inoltre, durante l’astinenza, i ratti tendono ad abusare anche di alcol, sostanza che prima li lasciava indifferenti.
Quando viene assunto lo zucchero, si ha a livello cerebrale un picco
di rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che dà un messaggio di
“soddisfazione” e appagamento al cervello.
I ricercatori concludono che quanto osservato sui ratti possa
riguardare anche l’uomo e spiegare i comportamenti di chi è affetto da bulimia o binge-eating disorder.
Chi è affetto da dipendenza da zucchero
è a rischio di sviluppare insulino-resistenza e difficilmente riuscirà
a dimagrire senza avere affrontato, per quello che essa è, la sua
dipendenza.
Come è stato dimostrato sui ratti in questo studio, privare di
zuccheri un organismo comporta facilmente un effetto di disinibizione
con assunzione di maggiori quantità nel seguito e inevitabile ritorno
indietro del peso.
Lo stesso fenomeno si può riscontrare quando ci sottoponiamo a diete restrittive,
quelle in cui mancano le più elementari soddisfazioni del palato (si fa
una scarsissima colazione, si mangia poco o niente pane, pasta, patate:
restrizione calorica soprattutto a carico dei carboidrati): la privazione ci scatena in seguito una fame ancora maggiore.
Inevitabilmente la conseguenza è un ritorno indietro del peso corporeo.
Insomma, gli zuccheri danno dipendenza, fanno ingrassare e
privarsene per un lungo periodo di dieta porta a riprendere il peso
perso.
La soluzione, in un percorso di dimagrimento, sarebbe quella di
risolvere la dipendenza imparando a dominare il bisogno di zuccheri ma
senza privarsene del tutto. Solo così si può imparare a mangiare e
dimagrire con gradualità senza riprendere il peso.
Spero di scatenare una qualche discussione o riflessione.
Molto spesso capita di trovare persone che sono invincibilmente attratte da dolciumi di ogni sorta.
C’è chi non riesce a rinunciare a qualcosa di dolce dopo ogni pasto,
chi cede continuamente alla tentazione di fare una pausa al bar per
procacciarsi un caffè (zuccherato) o anche un cornetto o un pasticcino.
E naturalmente esiste il disturbo della bulimia o del binge-eating-disorder.
È recentemente stato evidenziato, in uno studio americano sui ratti,
come questo comportamento possa essere considerato come una vera e
propria dipendenza.
Apparentemente, insomma, lo zucchero può causare una forma di dipendenza fisica, con conseguente sindrome di astinenza.
Infatti, dei tre elementi che caratterizzano clinicamente la
tossico-dipendenza, tutti sono stati osservati a proposito dell’abuso
di zucchero.
Quando lo zucchero viene negato (come in una dieta restrittiva) agli
animali che erano stati abituati a riceverne in grandi dosi, questi,
terminato il periodo di restrizione (la dieta), ne consumano molto più
di quanto avessero mai fatto in precedenza.
Inoltre, durante l’astinenza, i ratti tendono ad abusare anche di alcol, sostanza che prima li lasciava indifferenti.
Quando viene assunto lo zucchero, si ha a livello cerebrale un picco
di rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che dà un messaggio di
“soddisfazione” e appagamento al cervello.
I ricercatori concludono che quanto osservato sui ratti possa
riguardare anche l’uomo e spiegare i comportamenti di chi è affetto da bulimia o binge-eating disorder.
Chi è affetto da dipendenza da zucchero
è a rischio di sviluppare insulino-resistenza e difficilmente riuscirà
a dimagrire senza avere affrontato, per quello che essa è, la sua
dipendenza.
Come è stato dimostrato sui ratti in questo studio, privare di
zuccheri un organismo comporta facilmente un effetto di disinibizione
con assunzione di maggiori quantità nel seguito e inevitabile ritorno
indietro del peso.
Lo stesso fenomeno si può riscontrare quando ci sottoponiamo a diete restrittive,
quelle in cui mancano le più elementari soddisfazioni del palato (si fa
una scarsissima colazione, si mangia poco o niente pane, pasta, patate:
restrizione calorica soprattutto a carico dei carboidrati): la privazione ci scatena in seguito una fame ancora maggiore.
Inevitabilmente la conseguenza è un ritorno indietro del peso corporeo.
Insomma, gli zuccheri danno dipendenza, fanno ingrassare e
privarsene per un lungo periodo di dieta porta a riprendere il peso
perso.
La soluzione, in un percorso di dimagrimento, sarebbe quella di
risolvere la dipendenza imparando a dominare il bisogno di zuccheri ma
senza privarsene del tutto. Solo così si può imparare a mangiare e
dimagrire con gradualità senza riprendere il peso.
Re: Dipendenza da zuccheri
Ecco, questo argomento mi interessa moltissimo.
A me è capitato per il discorso del pane.
Ho avuto alcuni momenti, non nel periodo di dieta, che mi sentivo "svarionata" e solo con un pezzo di pane mi ripigliavo... cioè sentivo proprio la necessità di mangiarlo. Può essere che dentro il pane ci siano "zuccheri" particolari?
Grazie mille!
A me è capitato per il discorso del pane.
Ho avuto alcuni momenti, non nel periodo di dieta, che mi sentivo "svarionata" e solo con un pezzo di pane mi ripigliavo... cioè sentivo proprio la necessità di mangiarlo. Può essere che dentro il pane ci siano "zuccheri" particolari?
Grazie mille!
Ellys- Admin
-
Numero di messaggi : 474
Età : 40
Località : VR
Data d'iscrizione : 11.01.08
Re: Dipendenza da zuccheri
Nn credo sia dipendenza da zuccheri , ma io sento cmq il bisogno di mangiare qualcosa di dolce ( tutti i giorno) che sia mattina pomeriggio o sera il dolcetto , la caramella il cioccolato nn deve mancare , come x Ellys con il "bisogno" del pane... NN CREDO ABBIA A CHE VEDERE CON IL DISCORSO FATTO , ma e' strano...
Donatella- Utente
-
Numero di messaggi : 180
Età : 64
Località : milano
Data d'iscrizione : 11.01.08
Il nuovo DERMAFORUM sul portale MySkin! :: Archivio: gli esperti rispondono - SOLO LETTURA :: Nutrizione
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|