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Novità sulla dermatite seborroica ?

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Messaggio Da ospite84 Dom 1 Mar 2009 - 19:31



Per capire meglio come si è arrivati a questa scoperta, intervistiamo i
due ricercatori italiani il Prof. Ferdinando Ippolito e il Prof. Siro
Passi che, insieme al Dottor Aldo Di Carlo, hanno svolto queste
ricerche presso l'Istituto Dermatologico Santa Maria e San Gallicano di
Roma.
Come nasce la ricerca?
Ippolito: La ricerca è nata alcuni
anni fa nell'Istituto San Gallicano (IRCCS dal 1976), un ospedale
dermatologico con indirizzo clinico e scientifico con un
approfondimento degli studi sulla dermatite seborroica, una affezione
molto diffusa nella popolazione e generalmente attribuita a un agente
esterno (Pityrosporon ovale).
Di Carlo: Invece essa è dovuta spesso a un'alimentazione sbagliata,
all'assunzione di farmaci tossici, a stress etc. fattori scatenanti che
intervengono su una base genetica. Questi studi hanno consentito di
accertare nel sangue un basso livello di antiossidanti, in particolare
di Vitamina E e di acidi grassi polinsaturi dei fosfolipidi. Questi
dati non sono solo teorici. Con l'introduzione di una dieta
equilibrata, associata all'integrazione di Vitamina E deficitaria si è
riscontrato accanto al riequilibrio nel sangue dei livelli di vitamina
E e degli acidi grassi polinsaturi, la risoluzione del quadro clinico.
In definitiva la dermatite seborroica viene a costituire l'espressione
cutanea di una alterazione biochimica delle membrane cellulari il cui
equilibrio omeostatico è in gran parte dipendente dalla vitamina E.
La valutazione finale di questi risultati ha portato a sottolineare la
grande importanza che riveste la vitamina E nel ristabilire
l'equilibrio di queste membrane alterate. A questo punto ci si è
chiesto: qual è l'alimento disponibile in natura più ricco di vitamina
E? L'olio di oliva!
Passi: Dell'olio extravergine d'oliva ne bastano
10-20 ml in una giornata, un cucchiaio al giorno per il necessario
fabbisogno di vitamina E naturale, cioè il d-RRR alfa tocoferolo,
mentre negli altri oli edibili sono presenti altri tocoferoli tipo
delta e gamma che in realtà non vengono utilizzati a livello cellulare.

Ippolito: occorre anche considerare il valore calorico, che è di 9 calorie per grammo di olio extravergine di oliva.
In cosa consiste la rivoluzione?
Di Carlo: L'olio d'oliva passa da elemento nutritivo a elemento ad azione farmacologica. E come farmaco deve corrispondere a una composizione ben precisa sul piano analitico-biochimico.
Ma tutti gli oli sono buoni? Come scoprire le qualità dell'olio?
Ippolito:
La premessa fondamentale è che gli oli non sono tutti uguali realmente;
perché l'attuale parametro di valutazione fondato prevalentemente sul
dato dell'acidità (<1%) non è sufficiente, considerando proprio i favorevoli risultati osservati nella dermatite seborroica.
Di Carlo: Occorre valutare l'ottimale presenza, oltre alla bassa acidità di acido oleico, della vitamina E, di squalene, degli acidi grassi monoinsaturi, dei fenoli, etc.

Ippolito:
Un altro dato di credito importante è che queste analisi biochimiche
vengono eseguite e convalidate nell'Istituto Dermopatico
dell'Immacolata di Roma, IRCCS, che ha anche validato le ricerche
biochimiche effettutate al San Gallicano.


Come siete giunti al concetto di PAGELLA?
Ippolito: Si è
giunti alla pagella biochimica analitica per dare qualificazione
all'olio. Viene così anche superato il criterio del luogo di origine di
un olio extravergine.

Passi: Ad esempio nel nostro caso sono
stati analizzati otto olii provenienti dalla stessa area olivicola e ne
abbiamo eliminati sette in quanto non rispondenti ai requisiti basilari
della pagella biochimica.
Perché in sintesi vi siete interessati all'olio d'oliva?
Di
Carlo: Per portare avanti una metodologia nuova di classificazione
dell'olio extravergine che non sia solo il parametro dell'acidità ma
che comprenda quella quota importante dell'insaponificabile che
determina alla fine la qualità e giustamente anche il prezzo.
In che modo l'olio extravergine è amico della salute?
Passi:
L'azione così particolare, elettiva antiossidante della vitamina E
comporta benefici effetti su tutto il ricambio lipidico dell'organismo.
Come si può orientare il consumatore?
Ippolito,
Di Carlo, Passi: Il consumatore deve richiedere la pagella, che esprime
la presenza di tutte le sostanze contenute nelle giuste proporzioni.
Non basta l'indicazione dell'acidità e il dato di origine non è
sufficiente. L'unica vera tutela del consumatore è la qualità.
Si può valutare un olio solo col gusto?
Di
Carlo: È un aspetto importante ma non sufficiente poiché ad esempio a
parità di gusto (fruttato, aromatico) può corrispondere una bassa
qualità e quantità di insaponificabili e acidi grassi.
Come si può produrre un buon olio extravergine?
Passi:
Lo determinano svariati fattori, come il cultivar, la concimazione, il
periodo di raccolta delle olive, il tipo di raccolto (a mano,
sull'albero, è meglio che a terra), la spremitura e l'imbottigliamento:
tutti passaggi che devono essere sequenziati in maniera razionale e
scientifica.
Ci sono laboratori idonei al rilascio della pagella?
Allo
stato attuale pieno affidamento va al Laboratorio di Invecchiamento
cellulare dall'IDI di Roma (Istituto Dermopatico dell'Immacolata-IRCCS)
che opera sotto la tutela del Ministero della Sanità.

Fonte:http://salute.donne.virgilio.it/extra/031/intervista2.html

Cosa ne pensate di questa intervista ? Chissà se ci sono degli sviluppi per questa ricerca fatta dai dottori succitati.

Mi ha colpito molto questa parte dell'intevista:
Con l'introduzione di una dieta
equilibrata, associata all'integrazione di Vitamina E deficitaria si è
riscontrato accanto al riequilibrio nel sangue dei livelli di vitamina
E e degli acidi grassi polinsaturi, la risoluzione del quadro clinico.
In definitiva la dermatite seborroica viene a costituire l'espressione
cutanea di una alterazione biochimica delle membrane cellulari il cui
equilibrio omeostatico è in gran parte dipendente dalla vitamina E.


Ciao a tutti, aspetto i vostri commenti.


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