Se la pelle va in fumo... (are you smoker's face?)
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Se la pelle va in fumo... (are you smoker's face?)
Preso da: http://www.lapelle.it/dermatologia/fumo_e_cute.htm della dott.ssa Riccarda Serri, Specialista in Dermatologia dell’Universita' di Milano - Donne Dermatologhe Italiane
Se la pelle va in fumo
In Italia le fumatrici sono 6 milioni. L’anno scorso erano il 10% in meno. Ogni anno pero' ne muoiono circa seimila per un cancro al polmone
I dermatologi conoscono bene quanto la pelle del fumatore appaia piu' invecchiata e piu' rovinata rispetto alla pelle del non fumatore. E facendo leva proprio su una valenza solo apparentemente frivola – il mantenimento di bellezza e giovinezza cutanee – e' possibile dare una motivazione a smettere di fumare.
Il miglioramento della qualita' della vita rappresenta infatti una spinta notevolissima: e l’assunzione di un modello di vita' sano – diventare “non fumatrice” - partendo dal desiderio di migliorare la propria immagine e di conseguenza la propria qualita' di vita – viene promosso in maniera estremamente incisiva.
Chi fuma e' malato, non vizioso. Chi e' malato di dipendenza, come lo e' il tabagista, trova qualsiasi scusa per fare lo “struzzo” e chiudere gli occhi di fronte all’evidente connessione tra fumo di sigarette e patologie oncologiche, vascolari, polmonari, neurologiche, etc. E se la donna che fuma puo' pensare che il tumore non e' dietro l’angolo, che esistono tante malattie non causate dal fumo, e altre centinaia di scuse e alibi, non puo' chiudere gli occhi davanti a un rapporto diretto: il fumo non “puo'” fare invecchiare la pelle.
Il fumo fa invecchiare la pelle. Il fumo di sigaretta causa infatti, nel 100% delle fumatrici, la “smokers face”. Un termine coniato per la prima volta nel 1985 dal medico inglese Douglas Model che ha pubblicato sul British Medical Journal un articolo in cui i risultati di una ricerca evidenziavano una serie di peculiarita' nel volto dei fumatori di lunga data (piu' di 10 anni). Tali caratteristiche erano totalmente indipendenti dall’eta', dal peso o dalla esposizione al sole.
La tipica “smoker’s face” e' caratterizzata da zampe di gallina e rughe perioculari molto accentuate; guance atrofiche, lasse; rughe perpendicolari alle labbra, con linee piu' sottili sulle guance e sulle mandibole; perdita di elasticita' della cute del volto che diviene molle e cedevole, oltre che secca, ruvida e poco compatta; colorito diseguale, a chiazze leggermente arrossate, o aranciate, o violacee (scarsa ossigenazione del sangue), spesso innaturalmente pallido. Frequentemente sono presenti borse sulle palpebre.
Che pericoli corre la pelle esposta quotidianamente all'azione del fumo attivo e passivo? Il fumo disidrata e spegne il colorito della pelle. Le tossine coinvolte nel fumo di sigaretta creano una vasocostrizione della rete capillare dermica che si somma al ridotto apporto di O2 causato dal monossido di carbonio contenuto nel fumo. Le cellule sono raggiunte da una ridotta quantita' di ossigeno e nutrienti. La pelle e' piu' facilmente irritabile e calano le scorte di vitamina A (retinolo) necessarie per il benessere cutaneo e per tutti i processi riparativi, sia della cute, sia di altri organi e apparati; aumentano i radicali liberi, favorendo una precoce degenerazione anche cutanea. Il fumo di sigaretta, infine, riduce molto le capacita' rigenerative cutanee e rallenta il processo di cicatrizzazione. Questo e' uno dei motivi per i quali i chirurghi plastici, soprattutto negli USA, non fanno interventi di lifting a donne fumatrici. E ancora: il fumo accelera il processo di invecchiamento cutaneo e favorisce la comparsa delle rughe perche' incrementa notevolmente la produzione di enzimi metalloproteinasici (MM-P1) che servono a distruggere il collagene. In condizioni di buona salute della pelle, tali enzimi entrano in gioco quando occorre rinnovare il collagene, ma quando si fuma la quantita' di collagene a disposizione e' inferiore ed e' ulteriormente disgregata dalle MMP.
Il fumo rende la pelle piu' sottile. Presso il Twin Research Unit al St Thomas Hospital di Londra sono state studiate 50 coppie di gemelli identici, divisi in fumatori di lunga data e non fumatori. I fumatori avevano regolarmente la cute della parte interna del braccio dal 25 al 40% piu' sottile dei gemelli non fumatori, oltre che mostrare una pelle piu' molle e rugosa. L'invecchiamento della pelle causato dal fumo e' reversibile. Uno dei primi effetti "clinici" della sospensione del fumo si nota sulla pelle, che acquista un altro tono e un altro colorito. Smettere di fumare consente ai tessuti di ricevere piu' ossigeno; una diminuzione dei radicali liberi pro-aging; una diminuzione della perdita di acqua transepidermica che permette una maggiore idratazione.
Le Donne Dermatologhe Italiane lanciano un progetto “Smettere ti fa bella”, durante il quale valuteranno il miglioramento della pelle. Le donne che parteciperanno al progetto attivo di “smettere” verranno seguite non solo da dermatologi che faranno valutazioni sui miglioramenti e i progressi della cute del volto, ma anche dagli psicologi della Lega Tumori, e da una Dietista che dara' le indicazioni alimentari per evitare l’ingrassamento (la paura di ingrassare e' un deterrente allo smettere di fumare per molte donne. Il progetto si articola in due fasi: la prima e' iniziata nei giorni 16-17-18 gennaio scorsi in Piazza Duomo con visite dermatologiche gratuite offerte al pubblico delle fumatrici presso un’unita' mobile attrezzata a tale scopo. Durante la visita dermatologica e' stato possibile valutare clinicamente lo stato di invecchiamento della pelle rispetto all’eta' dei soggetti esaminati, grazie all’utilizzo di un particolare grafico a “ragnatela”, frutto della ricerca Derming e denominato “Spiderming ™”. Tale grafico, eseguito su ciascun soggetto esaminato, correla tra loro i vari segni di invecchiamento cutaneo del volto, valutati in base a un punteggio clinico, e sara' quindi possibile confrontare i risultati ottenuti con quelli relativi alla popolazione italiana sana per eta' di appartenenza del soggetto. In altri termini, le signore che usufruiranno della visita ricevono informazioni relative allo stato di invecchiamento della loro pelle e al ruolo che il fumo puo' aver giocato su questo stato. A conclusione della prima fase, in base a precisi criteri di inclusione, verra' selezionato un gruppo di 50 donne intenzionate a smettere di fumare. A queste fumatrici verra' offerta la possibilita' di intraprendere un percorso personalizzato di disassuefazione al fumo grazie al supporto psicologico, dietologico e dermatologico della durata di nove mesi durante i quali sara' possibile eseguire, in collaborazione con l’istituto Derming di Monza, misurazioni dell’eta' biologica della pelle, e quantificare quindi i benefici ottenuti. La misurazione dell’ “eta' biologica” della pelle e' resa possibile dalla valutazione strumentale e non invasiva di parametri quali levigatezza, luminosita', colorito, elasticita' cutanea. Un complesso algoritmo matematico elabora i risultati ottenuti per ciascun soggetto e in base a questi fornisce il calcolo dell’”eta' biologica cutanea” la quale, se confrontata con l’eta' anagrafica, quantifica il grado di invecchiamento della pelle del soggetto. Un progetto, quindi, rivolto alla popolazione ma che al contempo fornira' per la prima volta l’occasione di produrre dati di grande rilevanza scientifica in quanto rendera' possibile quantificare i benefici per la cute della disassuefazione dal fumo .
Tre giorni contro il Fumo
E' partito in Piazza del Duomo a Milano il il Progetto Antifumo chiamato “Smettere ti fa bella” organizzato dalle Donne Dermatologhe Italiane in collaborazione con la Lega Tumori. Nell’Unita' Mobile un gruppo di Donne Dermatologhe ha visitano lo stato della cute del volto di donne fumatrici milanesi tra i 30 e i 65 anni, intenzionate a smettere di fumare. Le donne reclutate, disposte a partecipare al progetto e intenzionate quindi a smettere di fumare, verranno seguite per 9 mesi anzitutto dalle dermatologhe che, tramite uno speciale strumento diagnostico, valuteranno i cambiamenti e il miglioramento della cute, ma anche da una dietista e dagli psicologi della Lega Tumori di Milano. Tale iniziativa - partita da un progetto di chi scrive, e sponsorizzata dal Comune di Milano - consentira' ai Dermatologi di raccogliere, per la prima volta, dei dati interessanti, su vasta scala, sulla cute di chi fuma, e sul miglioramento dato dallo smettere di fumare. La speranza e' che il Progetto si diffonda ad altri Comuni Italiani.
APPENA RIESCO MI INFORMO SU COME E' ANDATA QUESTA INIZIATIVA E POI VE LA RIPORTO! CIAO!
Se la pelle va in fumo
In Italia le fumatrici sono 6 milioni. L’anno scorso erano il 10% in meno. Ogni anno pero' ne muoiono circa seimila per un cancro al polmone
I dermatologi conoscono bene quanto la pelle del fumatore appaia piu' invecchiata e piu' rovinata rispetto alla pelle del non fumatore. E facendo leva proprio su una valenza solo apparentemente frivola – il mantenimento di bellezza e giovinezza cutanee – e' possibile dare una motivazione a smettere di fumare.
Il miglioramento della qualita' della vita rappresenta infatti una spinta notevolissima: e l’assunzione di un modello di vita' sano – diventare “non fumatrice” - partendo dal desiderio di migliorare la propria immagine e di conseguenza la propria qualita' di vita – viene promosso in maniera estremamente incisiva.
Chi fuma e' malato, non vizioso. Chi e' malato di dipendenza, come lo e' il tabagista, trova qualsiasi scusa per fare lo “struzzo” e chiudere gli occhi di fronte all’evidente connessione tra fumo di sigarette e patologie oncologiche, vascolari, polmonari, neurologiche, etc. E se la donna che fuma puo' pensare che il tumore non e' dietro l’angolo, che esistono tante malattie non causate dal fumo, e altre centinaia di scuse e alibi, non puo' chiudere gli occhi davanti a un rapporto diretto: il fumo non “puo'” fare invecchiare la pelle.
Il fumo fa invecchiare la pelle. Il fumo di sigaretta causa infatti, nel 100% delle fumatrici, la “smokers face”. Un termine coniato per la prima volta nel 1985 dal medico inglese Douglas Model che ha pubblicato sul British Medical Journal un articolo in cui i risultati di una ricerca evidenziavano una serie di peculiarita' nel volto dei fumatori di lunga data (piu' di 10 anni). Tali caratteristiche erano totalmente indipendenti dall’eta', dal peso o dalla esposizione al sole.
La tipica “smoker’s face” e' caratterizzata da zampe di gallina e rughe perioculari molto accentuate; guance atrofiche, lasse; rughe perpendicolari alle labbra, con linee piu' sottili sulle guance e sulle mandibole; perdita di elasticita' della cute del volto che diviene molle e cedevole, oltre che secca, ruvida e poco compatta; colorito diseguale, a chiazze leggermente arrossate, o aranciate, o violacee (scarsa ossigenazione del sangue), spesso innaturalmente pallido. Frequentemente sono presenti borse sulle palpebre.
Che pericoli corre la pelle esposta quotidianamente all'azione del fumo attivo e passivo? Il fumo disidrata e spegne il colorito della pelle. Le tossine coinvolte nel fumo di sigaretta creano una vasocostrizione della rete capillare dermica che si somma al ridotto apporto di O2 causato dal monossido di carbonio contenuto nel fumo. Le cellule sono raggiunte da una ridotta quantita' di ossigeno e nutrienti. La pelle e' piu' facilmente irritabile e calano le scorte di vitamina A (retinolo) necessarie per il benessere cutaneo e per tutti i processi riparativi, sia della cute, sia di altri organi e apparati; aumentano i radicali liberi, favorendo una precoce degenerazione anche cutanea. Il fumo di sigaretta, infine, riduce molto le capacita' rigenerative cutanee e rallenta il processo di cicatrizzazione. Questo e' uno dei motivi per i quali i chirurghi plastici, soprattutto negli USA, non fanno interventi di lifting a donne fumatrici. E ancora: il fumo accelera il processo di invecchiamento cutaneo e favorisce la comparsa delle rughe perche' incrementa notevolmente la produzione di enzimi metalloproteinasici (MM-P1) che servono a distruggere il collagene. In condizioni di buona salute della pelle, tali enzimi entrano in gioco quando occorre rinnovare il collagene, ma quando si fuma la quantita' di collagene a disposizione e' inferiore ed e' ulteriormente disgregata dalle MMP.
Il fumo rende la pelle piu' sottile. Presso il Twin Research Unit al St Thomas Hospital di Londra sono state studiate 50 coppie di gemelli identici, divisi in fumatori di lunga data e non fumatori. I fumatori avevano regolarmente la cute della parte interna del braccio dal 25 al 40% piu' sottile dei gemelli non fumatori, oltre che mostrare una pelle piu' molle e rugosa. L'invecchiamento della pelle causato dal fumo e' reversibile. Uno dei primi effetti "clinici" della sospensione del fumo si nota sulla pelle, che acquista un altro tono e un altro colorito. Smettere di fumare consente ai tessuti di ricevere piu' ossigeno; una diminuzione dei radicali liberi pro-aging; una diminuzione della perdita di acqua transepidermica che permette una maggiore idratazione.
Le Donne Dermatologhe Italiane lanciano un progetto “Smettere ti fa bella”, durante il quale valuteranno il miglioramento della pelle. Le donne che parteciperanno al progetto attivo di “smettere” verranno seguite non solo da dermatologi che faranno valutazioni sui miglioramenti e i progressi della cute del volto, ma anche dagli psicologi della Lega Tumori, e da una Dietista che dara' le indicazioni alimentari per evitare l’ingrassamento (la paura di ingrassare e' un deterrente allo smettere di fumare per molte donne. Il progetto si articola in due fasi: la prima e' iniziata nei giorni 16-17-18 gennaio scorsi in Piazza Duomo con visite dermatologiche gratuite offerte al pubblico delle fumatrici presso un’unita' mobile attrezzata a tale scopo. Durante la visita dermatologica e' stato possibile valutare clinicamente lo stato di invecchiamento della pelle rispetto all’eta' dei soggetti esaminati, grazie all’utilizzo di un particolare grafico a “ragnatela”, frutto della ricerca Derming e denominato “Spiderming ™”. Tale grafico, eseguito su ciascun soggetto esaminato, correla tra loro i vari segni di invecchiamento cutaneo del volto, valutati in base a un punteggio clinico, e sara' quindi possibile confrontare i risultati ottenuti con quelli relativi alla popolazione italiana sana per eta' di appartenenza del soggetto. In altri termini, le signore che usufruiranno della visita ricevono informazioni relative allo stato di invecchiamento della loro pelle e al ruolo che il fumo puo' aver giocato su questo stato. A conclusione della prima fase, in base a precisi criteri di inclusione, verra' selezionato un gruppo di 50 donne intenzionate a smettere di fumare. A queste fumatrici verra' offerta la possibilita' di intraprendere un percorso personalizzato di disassuefazione al fumo grazie al supporto psicologico, dietologico e dermatologico della durata di nove mesi durante i quali sara' possibile eseguire, in collaborazione con l’istituto Derming di Monza, misurazioni dell’eta' biologica della pelle, e quantificare quindi i benefici ottenuti. La misurazione dell’ “eta' biologica” della pelle e' resa possibile dalla valutazione strumentale e non invasiva di parametri quali levigatezza, luminosita', colorito, elasticita' cutanea. Un complesso algoritmo matematico elabora i risultati ottenuti per ciascun soggetto e in base a questi fornisce il calcolo dell’”eta' biologica cutanea” la quale, se confrontata con l’eta' anagrafica, quantifica il grado di invecchiamento della pelle del soggetto. Un progetto, quindi, rivolto alla popolazione ma che al contempo fornira' per la prima volta l’occasione di produrre dati di grande rilevanza scientifica in quanto rendera' possibile quantificare i benefici per la cute della disassuefazione dal fumo .
Tre giorni contro il Fumo
E' partito in Piazza del Duomo a Milano il il Progetto Antifumo chiamato “Smettere ti fa bella” organizzato dalle Donne Dermatologhe Italiane in collaborazione con la Lega Tumori. Nell’Unita' Mobile un gruppo di Donne Dermatologhe ha visitano lo stato della cute del volto di donne fumatrici milanesi tra i 30 e i 65 anni, intenzionate a smettere di fumare. Le donne reclutate, disposte a partecipare al progetto e intenzionate quindi a smettere di fumare, verranno seguite per 9 mesi anzitutto dalle dermatologhe che, tramite uno speciale strumento diagnostico, valuteranno i cambiamenti e il miglioramento della cute, ma anche da una dietista e dagli psicologi della Lega Tumori di Milano. Tale iniziativa - partita da un progetto di chi scrive, e sponsorizzata dal Comune di Milano - consentira' ai Dermatologi di raccogliere, per la prima volta, dei dati interessanti, su vasta scala, sulla cute di chi fuma, e sul miglioramento dato dallo smettere di fumare. La speranza e' che il Progetto si diffonda ad altri Comuni Italiani.
APPENA RIESCO MI INFORMO SU COME E' ANDATA QUESTA INIZIATIVA E POI VE LA RIPORTO! CIAO!
vittorino- Utente
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Età : 45
Località : Forlì (FC)
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Se la pelle va in fumo... (are you smoker's face?)
vittorino ha scritto:La tipica “smoker’s face” e' caratterizzata da zampe di gallina e rughe perioculari molto accentuate; guance atrofiche, lasse; rughe perpendicolari alle labbra, con linee piu' sottili sulle guance e sulle mandibole; perdita di elasticita' della cute del volto che diviene molle e cedevole, oltre che secca, ruvida e poco compatta; colorito diseguale, a chiazze leggermente arrossate, o aranciate, o violacee (scarsa ossigenazione del sangue), spesso innaturalmente pallido. Frequentemente sono presenti borse sulle palpebre.
Ciao ho tante amiche che fumono ma forse xché giovani e in carne non si nota la faccia da fumo, però conosco un paio di ragazze di qualche anno in + che si vede da lontano che fumano come dei turki!
Meglio nn fumare ma se uno c'ha gusto a farlo pazienza
clara81- Utente
-
Numero di messaggi : 57
Età : 42
Località : Belluno
Data d'iscrizione : 10.01.08
Re: Se la pelle va in fumo... (are you smoker's face?)
IO NN SONO GIOVANE....MA TUTTE QST COSE
NON CE LE HO PROPRIO, IL COLORE DELLA
PELLE E' COMPATTO A PARTE....DOVE C'E'
LA PSO.
IL SECONDO PASSO DOPO LA DIETA E' LO
SMETTERE DI FUMARE.
CMQ. CHI HA INTENZIONE DI INIZIARE A FUMARE
....NON INIZI.........
NON CE LE HO PROPRIO, IL COLORE DELLA
PELLE E' COMPATTO A PARTE....DOVE C'E'
LA PSO.
IL SECONDO PASSO DOPO LA DIETA E' LO
SMETTERE DI FUMARE.
CMQ. CHI HA INTENZIONE DI INIZIARE A FUMARE
....NON INIZI.........
francesca- Utente
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Numero di messaggi : 24
Età : 67
Località : Italia
Data d'iscrizione : 20.02.08
Re: Se la pelle va in fumo... (are you smoker's face?)
cavoli, con queste prospettve e' meglio che mi decida a smettere,!!!!
cryssy- Utente
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Numero di messaggi : 247
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Località : Como
Data d'iscrizione : 16.03.08
Re: Se la pelle va in fumo... (are you smoker's face?)
Brava prima ti decidi è meglio starai
vittorino- Utente
-
Numero di messaggi : 45
Età : 45
Località : Forlì (FC)
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Se la pelle va in fumo... (are you smoker's face?)
grazie se ci riesco, li voglio doppi gli applausi!!!!!!!
cryssy- Utente
-
Numero di messaggi : 247
Età : 44
Località : Como
Data d'iscrizione : 16.03.08
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